Mentre l’aeroporto d’Abruzzo perde collegamenti – da novembre saranno infatti disattivati ben dieci voli – ieri il vicino scalo di Ancona ha inaugurato le nuove rotte per Roma Fiumicino, Milano Linate, Napoli, Vienna, Barcellona e Bucarest. 

Il colmo è che l’aeroporto dorico sta conoscendo una fase di rilancio grazie a un direttore generale di origini abruzzesi, più precisamente lancianesi: Alexander D’Orsogna, assunto a settembre 2022. In pratica, avevamo in casa la soluzione al problema della direzione dello scalo pescarese (privo di un dg dal luglio 2022) e ce la siamo fatta sfilare dalla Regione Marche per l’inconcludenza di questa giunta regionale, che da ben 14 mesinon riesce a reperire una figura adeguata. 

A questo punto Marsilio dovrebbe chiedere consiglio al suo omologo marchigiano (nonché collega di partito) Francesco Acquaroli, per reclutare le migliori professionalità sul mercato, visto che lui non sembra in grado di farlo. 

Per l’occasione potrebbe anche farsi dare qualche lezione di public relations, visto che Acquaroli è riuscito a far inserire l’aeroporto di Ancona come nodo strategico della Rete Centrale (di cui fa parte Pescara) nella proposta di Piano nazionale degli Aeroporti, nonostante lo scalo abruzzese abbia sempre fatto registrare un numero maggiore di passeggeri in transito.

Quanto ai collegamenti aerei, forse sarà il caso di incrementare gli autobus verso Ancona, in modo da non tornare isolati come gli abitanti di Fontamara.

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