Concordo pienamente con quanto affermato ieri dal candidato alla presidenza della Regione di “Abruzzo Insieme”, Luciano D’Amico: basta con i fondi a pioggia dati dal Consiglio regionale come fossero mancette. Le risorse pubbliche devono essere distribuite tramite bandi e progetti a rilevanza di qualità sociale, spezzando quella pessima tradizione delle regalìe di fine anno (e non solo).
Bene ha fatto Luciano D’Amico – insieme ai rappresentanti di Demos, Alfonso D’Alfonso e Paolo Ciani – a raccogliere la sfida di un bilancio regionale pensato per combattere la fragilità, il dolore e la povertà. Bene hanno fatto a biasimare e a condannare un bilancio regionale strapazzato in mille rivoli per compiacere il proprio elettorato potenziale, soprattutto sotto casa!
Va ricordato che nuovamente nelle ultime ore del 2022 il Consiglio regionale abruzzese ha assegnato circa 13 milioni di euro a 1.400 destinatari. Contributi dati ai soggetti più vari per le finalità più diverse, dimenticando che ci sono bisogni più urgenti: quelli di chi non riesce ad arrivare a fine mese, quelli di chi ha bisogno di cure e non trova una risposta adeguata sul territorio, quelli di chi avrebbe diritto alla formazione ma non riceve l’assistenza dovuta.
Si ponga fine una volta per tutte alle elargizioni seguite dall’occhiolino e si stabiliscano regole certe per l’assegnazione di risorse. Il tempo del panem et circenses è terminato, sperando che nel frattempo non salti fuori qualche emulo di “Batman” Fiorito, colui che fece tracollare il Consiglio regionale del Lazio realizzando una caduta di credibilità ancora irrisolta: tutto era un bancomat e tutti prenotavano soldi da consegnare ovunque ci fosse un sorriso da ricambiare con denari a zonzo. Quanti Batman ci sono nel Consiglio regionale abruzzese?

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