Marsilio è ormai più intento a sfilare eletti ai suoi alleati che a governare la Regione. L’ultimo caso in ordine di tempo è accaduto al Comune di Pescara, dove il vicesindaco della Lega, Gianni Santilli, è passato a Fratelli d’Italia a soli otto mesi dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. Il passaggio di Santilli fa seguito al “salto” di svariati amministratori locali che – attratti dalle sirene meloniane – hanno voltato le spalle alle loro formazioni di appartenenza, tutte di centrodestra.
E’ ora di dire basta alle porte girevoli di assessori e consiglieri che trattano i loro ruoli istituzionali come fossero doti da portare al partito più forte della coalizione. Il presidente in scadenza la smetta di scippare amministratori ai suoi amici di coalizione e ponga un freno a questa campagna acquisti permanente, imbastita al solo scopo di farsi bello agli occhi dei suoi sodali romani (il richiamo mai sopito della natìa Capitale!).
Marsilio pensi a governare: glielo chiedono gli abruzzesi che vogliono continuare a usare l’aeroporto per i loro spostamenti, andare a Roma con un treno che impieghi meno delle attuali tre ore e mezza, effettuare un esame medico senza attendere tempi biblici, vedere i fondi europei spesi interamente e non restituiti a Bruxelles. Su questo si misurano la capacità e la competenza di un presidente di Regione, non sulla bravura nell’accalappiare gli eletti dei suoi alleati.

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