Sono grato ai sindaci e ai consiglieri dei Comuni di Lettomanoppello e Roccamorice che si sono riuniti oggi in seduta congiunta straordinaria e che non hanno assunto la forma delle occhiaie su questo investimento. E’ una espressione riuscita di democrazia, e per questo ringrazio anche il prefetto vicario Gaetano Losa e il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo.
Il ponte che è stato presentato oggi, un’opera attesa da oltre cento anni, è la ragione del sorriso del progettista Enzo Siviero, del dirigente della Provincia di Pescara Marco Scorrano e dell’impresa che lo realizzerà, ma soprattutto delle popolazioni locali che finalmente vedono collegati il giacimento termale di Caramanico, il Volto Santo di Manoppello, le terre alte di Passolanciano, il parco didattico del fiume Lavino a Scafa, ma anche il belvedere di Roccamorice e quello altrettanto affascinante di Turrivalignani. In pratica, tutto il bacino minerario viene innervato da questa struttura.
Le opere pubbliche non si fanno solo per facilitare il trasporto ma anche per liberare i significati dei luoghi. Quella che va a nascere dovrà essere un’infrastruttura che in futuro possa connettere l’asse sul quale ha vissuto Pietro da Morrone (poi papa Celestino V) alla parte della Majella in cui ha operato Joseph Beuys, il Celestino V dell’ambiente che fu ospite della baronessa Lucrezia Durini a Bolognano.
Adesso si facciano subito le delibere per sistemare le due strade che afferiscono al ponte, poi troveremo le risorse per l’adeguamento della viabilità minore della zona.

Il mio intervento
Rete8
Il Messaggero
Il Centro

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