La Regione Abruzzo targata centrodestra ha mostrato, in questi lunghissimi 56 mesi di legislatura, un disinteresse colpevole nei confronti del risanamento idrico. Non è questo l’unico tema sul quale i marsiliesi hanno coltivato la distrazione, ma sicuramente si tratta di uno dei più importanti per la vita di una comunità.

Al contrario, la giunta regionale che ho presieduto aveva impresso una forte accelerazione sul tema del disinquinamento dei fiumi e del sistema idrico integrato. Ad esempio, per il depuratore di Pescara – il più grande della regione – abbiamo assegnato 8,5 milioni derivanti dal decreto Sblocca Italia (2015) e 4 milioni previsti dal Masterplan (2016), mentre 20 milioni presi dal Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2021 sono stati destinati al parco depurativo, per un totale di 32,5 milioni.
Nei primi due anni di legislatura abbiamo attivato un piano di risanamento idrico che contava su complessivi 170.878.577 euro per realizzare opere che miravano ad ottimizzare, anche con nuove costruzioni, il sistema della depurazione, della rete fognaria e degli acquedotti, e che tendevano alla rinaturalizzazione e al risanamento dei fiumi e delle acque marine per la tutela della balneazione.

Sorgono spontanee alcune domande tanto innocenti quanto esigenti:
1) Cosa ha aggiunto la giunta regionale attuale, ad esempio per separare le acque usate che diventano nere e le acque bianche che vengono dalle piogge?
2) A che punto si trova il parco depurativo per le acque di prima pioggia con i 20 milioni assegnati con la programmazione FSC 2014-2021?
3) Pochi giorni fa il tratto di costa lineare che va da Montesilvano a Ortona è stato sommerso in più punti dall’acqua piovana: qual è il programma per evitare gli allagamenti nell’area metropolitana, alla luce della montagna di risorse intatte che la Regione ha in pancia per infrastrutturare le città?
4) La Nuova Pescara ha bisogno di continuità di investimenti per il sistema idrico integrato. Cosa ha aggiunto la Regione in scadenza nel programma di finanziamenti occorrenti alla luce del fatto nuovo della città di Pescara che diventa grande e ambiziosa nel 2027?
5) In questi lunghissimi 56 mesi cosa è stato deliberato per alimentare il programma di realizzazioni idriche ed evitare le inefficienze che richiedono solo continuità di azione?
Attendiamo risposte convincenti, e con noi le attendono tutti gli abruzzesi.

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