Suo malgrado, Antonella Ballone non merita di essere strumentalizzata. Sarebbe stato sufficiente
candidarla in Comune, così avrebbe evitato di confondere il Parlamento con il Consiglio Europeo.
Credo che nessuno le abbia spiegato che non si tratta di un concorso a premi dove più spendi e più
arrivi in alto.

Il Partito Democratico ha candidato un’abruzzese intelligente e competente: Manola Di Pasquale,
avvocatessa che conosce bene la differenza tra Parlamento e Consiglio Europeo.

Se dobbiamo mandare qualcuno a Strasburgo e Bruxelles superando le logiche di schieramento e di
posizione, che sia almeno qualcuno che sappia cosa va a fare, che non voti conflitti di interesse e che non faccia girare comunicati bizzarri che pretendono di confondere Parlamento e Consiglio, evitando nettamente di pensare che per le maestranze il contratto di lavoro con la propria azienda di famiglia possa significare accondiscendenza per le riunioni elettorali per questa o altre elezioni.

Detto questo, Antonella Ballone va lasciata in pace, in azienda nel fare Azienda e in Camera di Commercio allo stesso modo, senza costringerla a un part time curiosissimo e ripetuto in più direzioni, poiché abbiamo considerazione delle difficoltà di non poco conto di ciascuna delle attività che porta avanti.

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