Con una interrogazione a risposta in Commissione, ho chiesto al Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, quali provvedimenti, a causa della caduta del ponte Guastacconcio, intenda attuare per superare la situazione di estrema gravità per il territorio del Comune di Paglieta e per il distretto industriale della Val di Sangro, e favorire il ripristino del collegamento viario per il transito di merci e persone. Visto il carattere di straordinarietà, si considera necessaria la nomina di un Commissario che proceda in via di estrema urgenza con tutto il corollario dei suoi poteri extra ordinem.
La chiusura del Ponte Guastacconcio, avvenuta lo scorso 14 dicembre per le gravi lesioni riscontrate, e il crollo successivo del 13 febbraio, sta creando enormi disagi alla comunità costretta ad effettuare percorsi più lunghi e scomodi, oltreché danni per tutta l’economia di un distretto industriale che risulta essere il più importante di tutto il Centro-Sud.
Il Ponte Guastacconcio rappresentava, infatti, uno dei tre punti di collegamento dell’intera area industriale della Val di Sangro dove trovano occupazione circa 25mila lavoratori e numerose attività collegate all’indotto.
La mia richiesta al Ministro Giovannini non si ferma a Paglieta, e alla Val di Sangro, ma si estende alle infrastrutture viarie di tutto il Paese.
Chiedo di sapere quali iniziative il Ministro intenda assumere, o abbia già assunto, per assicurare interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti alla luce degli effetti che i cambiamenti climatici hanno su di esse.
Inoltre, aspetto cruciale nel medio e lungo periodo, chiedo di sapere se il Ministro sia intenzionato ad avviare un’istruttoria finalizzata all’emanazione di norme che favoriscano nel nostro territorio nazionale la formazione di una nuova “cultura della manutenzione”.