L’annuncio è stato dato durante il convegno a Pescara sull’ex sindaco di Penne Il senatore D’Alfonso: «Ha coniugato identità e modernità». D’Amico: un gigante

di Marcella Pace 11 luglio 2021 dal quotidiano Il Centro

Un premio di laurea magistrale in onore di Lucio Marcotullio, ex sindaco di Penne e manager della Brioni, scomparso a settembre 2020, per le migliori tesi in Economia, Scienze politiche e Architettura. L’annuncio è stato dato ieri, nella sala consiliare del Comune di Pescara, nell’ambito di «Marcotullio merita memoria» il convegno dedicato all’imprenditore mecenate, promosso dalla Fondazione Fonticoli, Europa Prossima e dall’Officina. L’incontro è stato l’occasione per «rileggere la vicenda di Lucio Marcotullio», ha spiegato il presidente di Europa Prossima, Marco Presutti, moderatore del convegno. «Fare memoria non significa solo celebrare una figura importante come quella di Marcotullio. In un momento in cui con i piani di resilienza e di ripresa auspichiamo interventi di valorizzazione delle aree interne, riflettere sulla sua lezione è un modo per stimolare azioni che in quel solco sappiano raggiungere gli stessi obiettivi». 
Relatori, oltre al senatore Luciano D’Alfonso, alla presenza del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, del questore Luigi Liguori e del sindaco di Penne, Mario Semproni, sono stati Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, Maurizio Sella, presidente della Fondazione nazionale Cavalieri del Lavoro, il rettore emerito dell’università di Teramo, Luciano D’Amico e Paolo Fornarola, presidente della Fondazione Fonticoli. «Questo incontro è una necessaria fotografia per la memoria collettiva», ha detto D’Alfonso. «Bisogna ricordare per fare in modo che la memoria venga coltivata e poi fertilizzi la vita quotidiana. Marcotullio è riuscito a coniugare identità e modernità. È stato un giacimento di motivazione ed è da lì, prima ancora che dalle competenze, che si genera la forza di resistere e di raggiungere i risultati». «Aristotele diceva che la virtù è più contagiosa del vizio, a condizione che venga fatta conoscere», ha ricordato l’economista Zamagni. «Ecco perché ricordare la memoria di chi ci ha preceduto ha un significato profondo. L’esempio di Marcotullio è stato importante perché senza andare dietro le mode ha saputo valorizzare le radici della nostra tradizione. È stato un imprenditore civile nel migliore dei modi. Ha compreso la vera cifra dell’attività manageriale, ponendosi come imprenditore creatore, ovvero colui che ama ciò a cui si dedica, prima di ottenere i risultati». Incarnazione perfetta della figura del Cavaliere del Lavoro, come dimostrato nell’intervento di Sella, presidente della Fondazione nazionale Cavalieri del Lavoro, Marcotullio è stato pioniere nello sviluppo economico e sociale del territorio di Penne come imprenditore, insegnante e uomo delle istituzioni.
«Un gigante che, saldamente ancorato alla tradizione ha saputo anticipare il futuro», ha aggiunto D’Amico. «Ha saputo affiancare al profitto il benessere dei lavoratori e le loro prospettive. È stato un anticipatore dei tempi, creando un’azienda orizzontale, in cui ciascuno ha dato nel proprio settore il massimo della professionalità e si è sentito investito del dovere di fare il massimo per il raggiungimento del bene comune». 

Evento integrale
intervento D’Alfonso

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