Ricostruzione degli interventi a favore dei lavoratori del mare del medio Adriatico

Meritevoli lavoratori del mare,
l’amore per la nostra Città di Pescara e per il nostro mare Adriatico, sono da sempre il faro della mia azione per il bene del nostro
territorio e delle nostre comunità.
L’attuale situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo, ha portato con sé pesanti ripercussioni sul Vostro settore, ma questa
temporanea condizione non può restare inascoltata.
Pertanto, come sempre, alla Vostra richiesta di aiuto, mi sono da subito attivato presso coloro rivestono ruoli di competenza per far fronte
alla Vostra situazione.
Permettetemi, al fine di metterVi al corrente del mio operato, di ricostruire dettagliatamente quanto ho fatto e quanto ho appreso nel corso di intercorsi colloqui telefonici con il Sottosegretario di Stato con delega alla Pesca, On. Giuseppe L’Abbate, con il Capo Dipartimento delle Politiche della Pesca, Dr. Francesco Saverio Abate, e con il Direttore Generale della Pesca Marittima, Dr. Riccardo Rigillo.

  1. FERMO BIOLOGICO 2018.
  • Per quanto concerne il pagamento delle competenze relative al fermo biologico
    2018, a causa di un pesante ritardo nell’approvazione del piano triennale di gestione del Ministero da parte della Commissione Europea, le procedure sono slittate a febbraio 2020, e sono state recentemente concluse;
  • Per il pagamento delle competenze relative al fermo biologico del 2019, il Sottosegretario L’Abbate mi ha riferito, come da procedure, che verrà pagato come ogni anno, nell’autunno prossimo, presumibilmente tra settembre ed ottobre;
  • In questi giorni, come confermatomi dall’On. L’Abbate, dal Dr. Abate e dal Dr. Rigillo, il Ministero delle Politiche Agricole e della Pesca sta provvedendo a pubblicare le graduatorie che porteranno finalmente al dovuto pagamento dei rimborsi per il 2018 di Vostro diritto, non prima però che vengano concluse le necessarie procedure “antimafia”;
  • Per quanto riguarda queste ultime, mi sono premurato di rivolgermi al Ministro dell’Interno, il Prefetto Luciana Lamorgese, e di intervenire sul Capo della Polizia, il Prefetto Franco Gabrielli, per essenzializzare i tempi di verifica antimafia.

2. FONDI PREVISTI NEL D.L. CURA ITALIA

  • Per quanto concerne l’ulteriore questione del fondo di 100 milioni di euro
    previsto dal decreto legge c.d. Cura Italia, destinato alle maestranze delle marinerie, il Direttore Generale della Pesca Marittima, Dr. Riccardo Rigillo, mi ha confermato che i pagamenti avverranno nel corrente mese di aprile;
  • Le relative procedure di assegnazione sono state sensibilmente semplificate, al fine di fornire liquidità nel più breve tempo possibile al Vostro settore.

3. FERMO NECESSITATO PER MARZO E SEGUENTE PER IL 2020

  • Come da Vostra richiesta, mi sto attivando per far riconoscere questo periodo di fermo straordinario a cui siete costretti, come fermo necessitato per marzo e seguente per il 2020, al fine di cercare di non arrestare nuovamente nel corso
    dell’estate, la Vostra attività che finalmente sarà ripartita;
  • Con una nota di ieri, 6 aprile, ho inoltre sottolineato l’esigenza di riconoscere un indennizzo per il blocco delle attività, poiché l’impossibilità di mantenere le prescrizioni dovute sulle imbarcazioni, rende di fatto non praticabile lo svolgimento del lavoro;
  • Per coloro che in questo periodo hanno continuato regolarmente a svolgere il lavoro in mare, ho chiesto, nel rispetto di tutta la categoria che non è uscita in mare conformemente alle prescrizioni, che venga loro imposto un fermo di un giorno per ogni giorno di lavoro svolto in questa fase di emergenza;
  • Ho rappresentato queste esigenze al Ministro delle Politiche Agricole e della Pesca, Sen. Teresa Bellanova, al Sottosegretario Giuseppe L’Abbate, al Capo Dipartimento Abate, al Direttore Generale Rigillo, al Comandante Generale delle Capitanerie di Porto Giovanni Pettorino, al Capo Dipartimento Agricoltura e Pesca, Dr.ssa Elena Sico, ed al Comandante della Direzione Marittima di Pescara De Carolis.

L’emergenza in atto è drammatica, ma noi che rivestiamo ruoli di responsabilità non possiamo restare a guardare, ma abbiamo il dovere
di agire per il bene delle nostre comunità e dei nostri territori.

Sen. Luciano D’Alfonso


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