Ci sono tre norme che fanno capire che si è fatto un lavoro “alla rovescia”:
1) E’ inconcepibile che, in un momento dove aumentano gli incidenti sul lavoro, si vada ad intaccare la consistenza di risorse spettanti ad INAIL derivanti dai lavori usuranti.
2) 50 Miliardi (fondi FSC) sono in pancia nel sistema delle regioni per far in modo che infrastrutture e potenziamento del territorio diventino un fatto. Invece, adesso, cercano di sfasciare tutto ricominciando da capo.
3) Un’altra assurdità? L’abuso di dicitura della “norma sul rientro dei cervelli”: non rientrano cervelli (gente che ha fatto esperienza nei centri di eccellenza all’estero) ma “i piedi dei calciatori” o “le braccia di una mano d’opera non qualificata”.