Mettere in sicurezza tutti gli operatori del settore socio sanitario, che comprende non solo gli ospedali ma ogni presidio di cura, sarebbe utile e necessario

Da qualche giorno il governo ha sollecitato uno screening per il personale medico e alcune regioni hanno lanciato una campagna di screening diffusa.
Si vuole così potenziare la diagnosi col tampone così da migliorare il contenimento della malattia, andando nella direzione dell’isolamento delle persone che risultassero positive.

La Regione Toscana ad esempio ha ordinato a più fornitori di mettere a disposizione 500mila test. Interesse primario è la tutela dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari e quindi i 60000 dipendenti della sanità toscana e quelli della sanità privata saranno posti allo screening. Gli altri 400mila test saranno distribuiti sul territorio.

Crediamo che anche in Abruzzo vista la crescita esponenziale dei contagi e il profondo stress di tutti gli operatori del settore socio sanitario, che comprende non solo gli ospedali ma ogni presidio di cura, sarebbe utile e necessario procedere nella stessa direzione.

Inutile lodare il loro impegno e definirli eroi se dopo non si mette in sicurezza il loro stesso lavoro. Questo garantirebbe maggiore serenità nella gestione di una emergenza epocale oltre che prevenire l’ulteriore diffusione.Sarebbe molto importante mettere a punto le modalità per effettuare il maggior numero di tamponi soprattutto nei gruppi di individui apparentemente asintomatici, ma ad alto rischio di positività (tra i 20 e i 50 anni) che rappresentano possibili fonti di contagio a causa delle loro attività (personale sanitario, farmacisti, vigili, forze di polizia, cassieri dei supermercati), conosciamo la difficoltà e i costi ma sarebbe un segnale importante da parte delle istituzioni verso chi ad oggi sta compiendo enormi sacrifici per salvaguardare il più importante bene comune, la salute pubblica.

A questo va aggiunto che bisogna velocizzare le analisi dei tamponi, predisponendo più laboratori oltre agli attuali.Infine, l’impegno di tutti in questa fase è quello di garantire il rispetto delle misure adottate con i decreti restando a casa, ed al tempo stesso, come rimarcato anche dai sindacati, garantire la fornitura a tutti i medici e al personale sanitario i dispositivi adeguati per affrontare questa straordinaria situazione di criticità, a partire dagli ospedali che stanno curando i pazienti Covid-19, in modo da garantire, anche in questo caso, la loro salute e sicurezza, ed evitando così ulteriori contagi.

Per questo come forze politiche ed insieme ai nostri consiglieri regionali di minoranza chiediamo al Presidente Marsilio di intervenire immediatamente in tal senso. Siamo a disposizione per un confronto sereno e di collaborazione ma chiediamo risposte in tempi certi.

Approfittiamo per ringraziare tutto il personale medico, infermieristico, sanitario e della protezione civile per l’enorme lavoro che portano avanti con grande dedizione, passione e altruismo.

Michele Fina – Segretario Regionale Pd
Daniele Licheri – Segretario Regionale Si
Fabio Ranieri e Tommaso Di Febo – Coordinatori Regionali Articolo Uno
Giorgio D’Ambrosio – Segretario Regionale PSI
On. Camillo D’Alessandro – Italia Viva
On. Stefania Pezzopane e Luciano D’Alfonso – parlamentari
Silvio Paolucci, Dino Pepe, Sandro Mariani, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto – Consiglieri regionali

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