Questa mattina abbiamo incontrato l’Ambasciatore russo in Italia, S.E. Dott. Sergey Razov, per mettere la parola fine alla richiesta contrattuale “fanciullesca” fatta ad una società commerciale che ha meritato la lampada di Diogene, per la promessa di mascherine veloci mai onorata.
La società contrattualizzata da alcuni uffici della Regione ha un nome memorabile sia nella persona giuridica che in quella fisica, ma ciò nonostante la sua consistenza commerciale si è persa lungo
le grandi distanze L’Aquila, Abruzzo, Mosca, senza alcuna responsabilità nella fornitura diventata nei fatti impossibile, assegnabile in nessun modo a istituzioni della logistica Russa.
L’Ambasciatore Russo cordiale, puntuale e accogliente come sempre per le ragioni della regione, ci ha fatto ripercorrere le dimensioni della condotta fanciullesca con cui la Russia non ha niente a che fare.
Per carità di territorio chiudiamo la partita qui, ringraziando San Bernardino da Siena e il circuito di buone informazioni che non si sia canalizzato alcuno pagamento, neanche quale anticipo normalmente dovuto.

Di seguito abbiamo rappresentato le ragioni di ambizione scientifica dello Zooprofilattico di “Abruzzo e Molise”, relativamente ad un progetto di collaborazione Italia Russia per la salute animale attraverso la ricerca digitale veterinaria. L’Ambasciatore russo ha assicurato verifica, chiedendo informazioni suppletive dettagliate e mettendo a disposizione gli uffici per ogni ulteriore passaggio istituzionale occorrente, nel rispetto delle procedure.

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